09. 23. 2024
BMW M3 (E36) Rivoluzione della specie
Nel 1990 viene presentato da BMW il modello della terza generazione della berlina Serie 3, identificata col codice E36. Nel 1992 viene lanciato sul mercato il modello Coupé e nel 1993 entra in listino la versione a maggiori prestazioni, la M3. La progenitrice, la M3 E30, era stata concepita al fine di poter omologare il modello da corsa che avrebbe gareggiato (e primeggiato) nei vari campionati Super Turismo; sviluppata senza compromessi, il suo fine era di ottenere la maggiore performance in base ai regolamenti sportivi vigenti. La nuova M3, invece, nasce senza il vincolo di dover fungere da base per una versione destinata alle competizioni. I tecnici della casa bavarese perciò puntano a creare un’autovettura che permetta di godere di una vera esperienza di guida sportiva, ma senza rinunciare al comfort, rendendola estremamente godibile anche come auto di tutti i giorni, filosofia che rivoluzionò la serie M dalla E36 in poi.
La meccanica
La rivoluzione del modello continua anche sotto alcune scelte tecniche, come quella del propulsore con il quale viene equipaggiata: per la prima volta sulla M3 viene montato un motore a 6 cilindri (2990 cc di cilindrata) 24 valvole, aspirato, con variatore di fase denominato VANOS (un comando elettronico che varia l’altezza delle valvole in base ai giri/minuto del motore) che eroga ben 286 cv. La potenza, erogata in maniera poderosa quanto fluida e praticamente priva di vibrazioni, consente alla Coupè di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,7 secondi e di raggiungere una velocità massima, limitata elettronicamente, a 250 km/h. Nel 1995 la M3 viene dotata di una nuova unità motore con cilindrata aumentata a 3.201 cc (e doppio sistema VANOS), con un incremento di potenza a 321 cv, e di un nuovo cambio manuale a 6 marce in luogo del precedente a 5 rapporti (dal 1997 sarà disponibile quale optional un cambio semi-automatico).
L’estetica
Esteticamente la M3 si differenzia dalle sorelle minori per i cerchi in lega da 17 Pollici dedicati (disponibili due modelli), particolari specchietti retrovisori “a goccia”, minigonne laterali e paraurti specifici. Questi ultimi, oltre ad avere un disegno funzionale alla meccanica (il paraurti anteriore venne dotato di prese d’aria maggiorate per il raffreddamento dei freni) danno un aspetto più grintoso a questa versione ad alte prestazioni, ma allo stesso tempo sobrio, privo di evidenti bombature dei passaruota e dell’alettone posteriore (disponibile come optional), che caratterizzano la versione E30.
Nel 1994 vengono aggiunte in listino la versione M3 Cabrio, di 80 kg più pesante a causa dell’irrigidimento del telaio necessario per recuperare la rigidità torsionale persa a causa della mancanza del tetto in lamiera, e la versione M3 berlina, che si differenzia dalla coupé per le 4 porte e per l’utilizzo di cerchi in lega specifici.
La BMW M3 (E36) fu un successo commerciale, con più di 70 mila unità vendute dal 1993 al 1999.
Consigli per l’acquisto
Le quotazioni della M3 E36 sono lievitate negli anni, il prezzo di un modello in buone condizioni ad oggi si attesta fra i 35.000 ed i 45.000 mila euro.
I modelli meno ricercati sono quelli dotati del cambio cambio SMG (optional dal 1997), che risulta essere piuttosto lento, difficoltosa la sua manutenzione ordinaria (per cambiare l’olio serve un’attrezzatura specifica) ed in caso di malfunzionamento, può risultare particolarmente costoso da riparare.
Qualora se ne voglia valutare l’acquisto si consiglia di verificare:
– lo stato del comando elettronico che varia l’altezza delle valvole in base ai giri/minuto del motore (VANOS), comunque facilmente revisionabile;
– gli attacchi del ponte posteriore che possono dissaldarsi, sopratutto se ai recedenti proprietari piaceva dilettarsi con “i traversi” o parcheggiare sui marciapiedi;
– che i cerchi in lega siano originali (il numero seriale si trova nella parte interna), in quanto in caso di danneggiamento potrebbero essere stati sostituti con una replica, molto diffuse sul mercato.
La versione consigliata, una M3 prima serie con motore 3.0 e cambio manuale a 5 marce (molto affidabile).
Le versioni speciali
M3 GT (1994-1995)
La versione più ambita dai collezionisti, nata per l’omologazione della vettura che avrebbe corso nei campionati IMSA e FIA-GT, e’ stata prodotta in soli 365 esemplari, tutti con la guida a sinistra e di colore verde British Racing Green. Rispetto alla M3 standard, la vettura eroga una potenza di 295 cv e risulta essere più leggera di circa 30 kg grazie all’utilizzo di portiere in alluminio e nuovi cerchi in lega. A livello aerodinamico dispone di uno splitter regolabile sotto il paraurti anteriore e alettone posteriore; a livello meccanico monta sospensioni più rigide e barre duomi. I sedili erano sono rivestiti in alcantara nera con inserti in pelle color verde messico.
M3 Lightweight (1995 USA)
Negli USA, a causa di una normativa antinquinamento più stringente, la M3 ha avuto problemi di omologazione per cui venne commercializzata più tardi (nel 1994) e con potenza notevolmente ridotta (soli 240 cv). nel 1995 viene proposta, in soli 126 esemplari, una versione finalizzata per l’uso in pista, che si differenzia dalla versione standard per il peso ridotto (di circa 122 kg), da cui la denominazione Lightweight. La cura dimagrante prevede l’eliminazione dell’aria condizionata, dell’impianto stereo, la riduzione dei materiali fonoassorbenti e l’utilizzo di porte di alluminio anzi che di acciaio; vengono montati sedili regolabili manualmente derivati dalla E36 standard, della quale viene adottata anche la moquette. La vettura è dotata sotto il paraurti anteriore di uno split regolabile di derivazione modello GT, e al posteriore dell’alettone disponibile come optional sulla M3 di serie. inoltre, si opta per l’assetto utilizzato per le versioni europee, più rigido rispetto a quello della versione USA. è disponibile solo nel colore Alpine White con grafiche BMW Motorsport.
Di questa versione l’attore Paul Walker, celebre per aver interpretato il personaggio di Brian O’Conner nella saga di “Fast and Furious”, ne possedeva ben cinque.
Film… dove l’abbiamo vista
Nel film “Quattro Matrimoni” di Carlo Verdone del 1995, una delle coppie protagoniste utilizza una BMW M3 E36 Cabrio di colore grigio. La vettura viene utilizzata in una celebre scena nella quale i novelli sposini si scambiano effusioni in autostrada a oltre 220 km/h, immortalati da un autovelox…
La penna di Automotoretrò