Automotoretrò ospiterà all’interno del quartiere fieristico di Fiere di Parma, una mostra che si propone di riportare in Italia alcuni dei soli 200 esemplari stradali rimasti in circolazione di una delle vetture che hanno segnato il mondo del rally e delle corse: la Lancia Delta S4.
In occasione del 40° anniversario del suo debutto al R.A.C. di Gran Bretagna nel 1985, il modello prodotto dalla casa automobilistica Lancia, sarà celebrato all’interno di una sezione speciale del Salone dedicato al motorismo storico, che si terrà a Parma l’8 e 9 marzo 2025.
Cercando di ripercorrere le principali tappe storiche, le innovazioni tecniche introdotte, gli aneddoti sia leggendari sia tragici che hanno costellato la breve vita della Delta S4, Automoretrò si propone di condividere e, soprattutto, tramandare la passione di una storia tutta italiana propria del Marchio Lancia.

Cenni storici e caratteristiche tecniche

La Lancia Delta S4 fu sportivamente parlando una meteora: a seguito della sua costruzione, dopo il grandioso esordio del 1985 all’ultima gara del campionato di Rally in Gran Bretagna con il giovane Henry Toivomen ed il veterano Marku Allen, si impose tra i dominatori al Rally di Montecarlo del 1986. A causa però di un’escalation incontrollata di potenza dovuta alle sue caratteristiche tecniche che la rendevano indomabile, la vettura 038, suo nome in codice, gareggiò solo in quella stagione per poi andare incontro all’abolizione dell’intero gruppo B nel 1987.

In esposizione:

• Dallara F385 (1985): La sua prima vettura con telaio in fibra di carbonio, che segna un punto di svolta nella progettazione delle monoposto.
• Rolling Chassis della Dallara Stradale: Un esempio dell’uso avanzato della fibra di carbonio nelle vetture stradali ad alte prestazioni.
• Dallara SF23: La Super Formula giapponese del 2023, che rappresenta lo stato dell’arte nell’utilizzo di materiali leggeri. La monoscocca è realizzata alternando fibre di carbonio con componenti in fibre naturali.

Si,  perché “Il pandino” ha attraversato quasi mezzo secolo accompagnando tre generazioni attraverso la più grande evoluzione della storia dell’automobile.
Ad AMR 2025 si celebrerà la Panda in una sezione dedicata a questo iconico modello, dedicando spazi ai collezionisti, ai ricambisti e agli appassionati che vorranno acquistare o vendere una delle tante versioni di questo modello.

Appuntamenti culturali e di formazione dedicati all’editoria, ai talk show e alla condivisione tra possessori ed appassionati della Panda caratterizzano questa edizione di AMR con l’obiettivo di divulgare e far comprendere la filosofia  di un modello che non è stato solo un’automobile, ma un vero e proprio stile di vita.
La Panda racchiude in sé molti elementi, a partire dai costi ridotti, che rappresentano la porta di ingresso al mondo del collezionismo a quattro ruote.

Vi aspettiamo numerosi ad AMR, faremo crescere insieme una grande passione.

Dal garage dietro casa ai vertici del campionato mondiale. Questa, in estrema sintesi, è la storia della TGM, un costruttore nato quasi per gioco dalla passione di tre giovanissimi amici e diventato, nel giro di pochissimi anni, lo spauracchio delle grandi aziende giapponesi impegnate nel Campionato Mondiale di Motocross.
Un “miracolo” tutto italiano, anzi tutto “parmigiano”, un’alchimia irripetibile tra moto, team e pilota.

Già, il pilota: Michele Rinaldi, un ragazzino di quattordici anni che cresce di pari passo col crescere dell’azienda diventando il primo italiano a vincere un Gran Premio mondiale in sella a una moto italiana e a sfiorare il titolo iridato, poi “regalato” dal potere sportivo alla concorrenza giapponese, con una discutibile decisione.

TGM però è anche una realtà aziendale che ha sfornato più di 40 modelli diversi per un totale di oltre novemila esemplari in un decennio.
Il marchio parmense è stato, in sostanza, un fenomeno che ha attirato, per tutti questi motivi, l’interesse degli appassionati di motocross e ha raccolto tanto affetto e simpatia, sentimenti ancora oggi tangibili durante i TGM Days proposti annualmente dall’omonimo registro storico

Tra i gioielli a quattro ruote presenti ad Automotoretrò 2025, spicca l’Alfa 75, la Berlina dall’animo sportivo che, a distanza di 40 anni, occupa ancora un posto speciale nel cuore degli appassionati del marchio Alfa.

La mostra si propone di presentare tutta la gamma di versioni prodotte dell’erede della Giulietta, dalla 1.6 prima serie carburatori, fino alle ultime 1.6 ie ‘93, passando per le versioni più blasonate come le 2.5 e 3.0 V6, fino alle Twin Spark e Turbo nelle versioni finali ASN Numerate.

L’Alfa 75, nata per festeggiare il 75° anniversario della casa automobilistica, rappresenta il perfetto connubio tra estetica e funzionalità alla guida, grazie al lavoro del Centro Stile Alfa Romeo diretto da Ermanno Cressoni, il quale riuscì a sintetizzare in una linea giovanile e moderna le evoluzioni meccaniche e le prestazioni stradali della vettura di cui vennero prodotte oltre 380 mila esemplari.

Pur non presentando delle novità tecnico-meccaniche epocali, il suo successo fu tale che rimase in listino per i seguenti 8 anni e continuò la sua carriera travalicando i confini nazionali, affermandosi sui mercati mondali, al contrario di altri modelli Alfa che vennero cassati dalla nuova proprietà.

Durante il weekend di Automotoretrò, è in programma il raduno dedicato ai possessori dell’Alfa 75, in mostra nei piazzali interni del quartiere fieristico di Fiere di Pama.

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